Nel 1982 Fabio Cirifino, Paolo Rosa e Leonardo Sangiorgi danno vita a un’esperienza che nel corso degli anni esplora le possibilità poetiche ed espressive delle nuove culture tecnologiche; a loro si aggiunge, dal 1995 al 2011, Stefano Roveda, esperto di sistemi interattivi. Con la realizzazione di videoambienti (19), videoinstallazioni (34), ambienti sensibili (29), percorsi espositivi (22), percorsi museali (30), performance teatrali (28) e film (6), disegnano un percorso artistico trasversale alle tradizionali discipline e formano un gruppo di lavoro aperto a differenti contributi e importanti collaborazioni. La ricerca artistica inizialmente si orienta verso la realizzazione di videoambienti, in cui viene sperimentata l’integrazione tra immagine elettronica e ambiente fisico, in modo da rendere centrale lo spettatore e i percorsi percettivi in cui è iscritto. Nel 1995 inizia la realizzazione di ambienti sensibili, ambienti che reagiscono alle sollecitazioni di chi li pratica, e in cui la narrazione deriva dalla presenza delle persone e dai loro gesti. L’interazione coi dispositivi avviene attraverso interfacce naturali innescate dalla gestualità quotidiana: toccare, calpestare, emettere suoni. Con gli anni Duemila il bisogno di un confronto con il territorio fa orientare la progettazione verso mostre e percorsi museali, offrendo una nuova modalità di fruizione per temi legati alle comunità territoriali e alla valorizzazione della loro memoria, inaugurando la formula dei Musei di narrazione e, dal 2008 una serie, i Portatori di storie, i cui lavori sono basati sulla raccolta di testimonianze in seguito a un contatto molto stretto con le persone del luogo indagato che assumono il ruolo di protagonisti nella realizzazione del progetto artistico. La ricerca artistica ha comportato anche un settore di sviluppo software i cui esiti sono confluiti nei backup delle lavorazioni di progetto. Parallelamente alla ricerca artistica Studio Azzurro ha seguito costantemente il lavoro di altri artisti, di architetti, designer, musicisti e performer producendo un corpus di circa 180 documentari, chiamati Videodocumenti.
Natura giuridica
Privata
Tipologia
Centro di produzione
Contatti
Bibliografia sintentica
Studio Azzurro, «Vedute ( quel tale non sta mai fermo )», Mazzotta, Milano, 1985.
Valentina Valentini, «Teatro elettronico fluidità e trasparenza», in Teatro in immagine, Bulzoni, Roma, 1987.
Studio Azzurro, Giorgio Barberio Corsetti, «La camera astratta, tre spettacoli tra teatro e video», Milano, Ubulibri, 1988.
Valentina Valentini, «Dopo il teatro moderno», Giancarlo Politi Editore, Milano, 1989.
P. Rosa, «Recuperare il concetto di infinito», No limits world, n.1, 1992.
Valentina Valentini (a cura di), «Studio Azzurro, percorsi tra video, cinema e teatro», Milano, Electa, 1995.
Fondi in cui è presente Studio Azzurro Produzioni
Studio Azzurro Produzioni (soggetto conservatore)Archivio di Studio Azzurro Produzioni (fondo)