Archivio di Studio Azzurro Produzioni

fondo

Soggetto conservatore

Studio Azzurro Produzioni

Soggetto produttore
Studio Azzurro Produzioni
Consistenza generale

Per via della natura artisticamente trasversale e della storia di Studio Azzurro, il fondo archivistico è formato da materiale eterogeneo, la cui netta divisione in categorie risulta di non facile realizzazione. Tuttavia è possibile identificare due macroaree corrispondenti a due archivi distinti ma inevitabilmente complementari, l’Archivio delle Opere e l’Archivio Lavorazione di progetto. Ogni archivio è suddiviso a sua volta in gruppi e sottogruppi in cui si inserisce il materiale prodotto. In allegato è fornito uno schema esplicativo.

Descrizione generale

Sezione Archivio Opere Nella sezione Opere - Audiovisivi sono presenti quattro tipologie di prodotti: 1. I Master (video e immagini fisse ad alta definizione dei contenuti delle opere, documentazioni delle opere e montaggi dei Videodocumenti, ovvero le documentazioni video di lavori di altri artisti). Il materiale di questa sezione è conservato su cassette e pellicole (8mm, 16mm, 35mm), laser disc e HD. La digitalizzazione è attualmente in corso. Le Documentazioni delle opere sono i video girati nell’opera allestita, ovvero l’unica restituzione realistica dell’ambientazione nello spazio e del dispositivo di fruizione. 2. L'archivio fotografico si compone di pellicole fotografiche negative 35mm, positive di piccolo e medio formato, Polaroid, stampe fotografiche e file digitali (l’archivio di Studio Azzurro comprende i materiali fotografici di Laboratorio di Comunicazione Militante e Studio G28). 3. Lo sviluppo software è una componente autoriale delle opere di Studio Azzurro, imprescindibile dal progetto e dalla possibilità di ripresentare anche solo una parte delle opere. Lo sviluppo software (e spesso anche hardware) è stato per anni realizzato internamente allo Studio, personalizzando software esistenti o scrivendoli da zero. 4. Le pubblicazioni cartacee (libri, cataloghi) che hanno accompagnato le produzioni, molto spesso impaginate da Studio Azzurro. Sezione Archivio Lavorazioni di progetto Nella sezione Archivio Lavorazioni di progetto sono presenti due tipologie di prodotti: 1. I materiali progettuali comprendono i testi, la grafica dei progetti (che a sua volta include i disegni, i disegni tecnici, gli storyboard, le visualizzazioni, le presentazioni dei progetti, gli impaginati, i software), i progetti e i contenuti delle pubblicazioni cartacee (libri, cataloghi); le fotografie relative ai sopralluoghi, alla raccolta iconografica per ogni progetto e alle documentazioni; i girati (girati per le produzioni di opere e di videodocumenti relativi a lavori di altri artisti o precedenti alla fondazione dello Studio Azzurro, come nel caso dei girati dello Studio G28 e di LCM - Laboratorio di Comunicazione Militante); lo sviluppo del software (spiegare meglio?), e infine il “Repertorio”. Quest’ultimo è un fondo fotografico e audiovisivo accumulato da Studio Azzurro nel corso delle lavorazioni: si tratta di materiali di altri autori, richiesto in occasione di particolari produzioni, soprattutto percorsi espositivi e museali. L’intera sezione è fruibile digitalmente, solo una parte limitata è disponibile anche su supporto cartaceo. 2. Infine sono presenti i backup di parte delle lavorazioni in file digitali su HD che contengono i progetti video e le grafiche (realizzati con diversi software tra cui Avid, Premiere, AE, Cinema 4D,Velocity, etc.), i progetti audio, i software di messa in onda con relativi contenuti (audio, video, audiovideo, grafiche, immagini fisse) in formato compresso dedicato.

Storia conservativa generale

La storia del fondo archivistico di Studio Azzurro inizia prima della creazione dello stesso, infatti dal 1971 fino al 1982 i fondatori del futuro Studio Azzurro fanno parte di realtà artistiche diverse: il gruppo G28 e il Laboratorio di Comunicazione Militante. Successivamente nel 1978 Fabio Cirifino si distanzia da G28 e con altri fotografi forma Studio Azzurro Fotografia, che lavora anche nell’ambito del design e dell’architettura. Di quegli anni non si è conservato molto, solo qualche disegno e del materiale fotografico, ma sono esperienze fondamentali e imprescindibili per la fondazione di Studio Azzurro nel 1982. Da questo momento gli artisti iniziano ad approcciarsi con le immagini in movimento: il passaggio all’ambito video non è legato a una motivazione particolare o a un momento cruciale, ma era forte la volontà e la curiosità di lavorare con entusiasmo al mondo delle immagini in movimento. Studio Azzurro fin dall’inizio acquista sempre tutta l’attrezzatura di cui ha bisogno per le sue produzioni, infatti il noleggio sarebbe una soluzione economicamente proibitiva se si considerano i tempi molto lunghi di produzione. Un aspetto importante relativo all’archivio è legato al fatto che lo Studio ha vissuto il periodo di progresso e transizione tecnologica, pertanto nel corso del tempo sono stati utilizzati diversi supporti, da quelli analogici fino a quelli digitali, e la stessa cosa è successa per ciò che concerne il montaggio. I principali supporti di registrazione utilizzati da Studio Azzurro sono: Video2000, Betamax, VHS, ³/₄ U-Matic, ³/₄ BVU, M2, DVCPro, DVDCam, MiniDV e infine schede di registrazione SD. Anche i supporti per la messa in onda delle videoinstallazioni sono cambiati nel corso del tempo a pari passo con l’evoluzione tecnologica: la prima installazione è stata Luci di Inganni e sono state utilizzate delle cassette VHS, mentre per il Nuotatore erano presenti delle cassette ³/₄ U-Matic con dodici lettori ³/₄ U-Matic e grazie ad un dispositivo creato ad hoc era possibile sincronizzarli. Successivamente si sono utilizzati i laser disk, per poi passare agli odierni computer e sistemi digitali. Fabio Cirifino si è sempre occupato dell’archiviazione dei materiali, in quanto segue la produzione e la postproduzione dei lavori, in questo modo una visione più ampia e completa del flusso di lavoro delle opere. Una parte consistente del fondo archivistico è formato dai Videodocumenti, ossia opere che documentano il lavoro di altri artisti. Con questi lavori lo Studio ha avuto modo di confrontarsi con altri campi artistici come l’arte, la poesia, l’architettura, il teatro, che erano campi con cui il gruppo artistico si identificava. Oltre ad essere lavori indispensabili per la crescita artistica dello Studio, i videodocumenti sono anche testimonianza dell’interdisciplinarietà di Studio Azzurro e della sua capacità di attraversare trasversalmente più discipline artistiche. Per quanto riguarda la cessione, deposito o donazione delle proprie opere, la Cineteca Nazionale di Roma si è occupata del restauro di due film di Studio Azzurro: al momento lo Studio possiede la copie restaurate e digitalizzate, mentre la Cineteca conserva le pellicole. Per quanto riguarda il settore della critica, quest’ultima non ha mai avuto giudizi negativi nei confronti delle opere realizzate da Studio Azzurro, al contrario sono state apprezzate sebbene talvolta non venissero ben comprese. Infatti le opere abbracciano e comprendono più discipline artistiche, perciò è difficile inquadrarle in un unico settore di critica. Lo Studio ha vinto il prestigioso premio Ubu, pur non essendo un gruppo puramente teatrale. La natura artisticamente trasversale di Studio Azzurro non consente ad esso di operare in un ambito artistico specifico, bensì sono presenti vari settori in cui il gruppo di artisti di è inserito e opera, ad esempio quello museale.

Estremi cronologici

dal 01/01/1971 al 01/01/2019

Condizione giuridica

Proprietà ente privato

Stato di ordinamento

parzialmente ordinato

Criteri di ordinamento

Il materiale è ordinato in Girato, Master e Repertorio, con catalogazione a uso interno (documenti .doc) fino al 2008, tra il 2007 e il 2008 si passa dalle registrazioni su cassetta alle registrazioni su scheda, quindi al salvataggio su HD esterni. Questi ultimi sono al momento in corso di catalogazione.

Consistenza generica

1001-5000 elementi

Modalità di accesso alla consistenza audiovisiva

accessibile di persona

Criteri catalografici

Per la consultazione interna è presente una schedatura cartacea fino alle opere audiovisive prodotte fino al 2007-2008 divisi in base all’opera e al materiale che ogni cassetta contiene. Per ogni cassetta è presente la denominazione della suddetta, anno, luogo e contenuto. Attualmente è in corso la catalogazione delle opere audiovisive registrate su scheda e conservate su HD esterni dal 2008 in poi.

Strumenti di ricerca

Schedatura cartacea

Condividi