Videoteca Ex Basa

complesso di fondi/superfondo

Soggetto conservatore

Centrale Montemartini

Soggetto produttore
Roma Capitale
Consistenza generale

DA INTERVISTA ASSUNTA PORCIANI/Lisa Parolo e GIANLEONARDO LATINI Quindi nel 2000 questo materiale è andato al museo di Roma in Trastevere? Dovrei riguardare, diciamo che sicuramente nel 2000 la videoteca stava già al Museo di Roma in Trastevere. Dopodiché siamo stati per alcuni anni alla Montemartini, siamo ritornati, poi, a Portico d'Ottavia e nel frattempo la videoteca è stata spostata qui, alla Montemartini, al piano di sotto. Infine da Portico d'Ottavia siamo ritornati qui, e ho fatto riportare la videoteca nella biblioteca. Che poi voi qui avete anche l'archivio storico? Si, c'è l'archivio disegni, archivi storici, monumenti antichi e scavi archeologici. E da quando, da che periodo? I materiali risalgono a Roma Capitale, quindi dal 1872. Non stanno nell'Archivio storico capitolino queste cose? Allora alcune cose, quello che riguarda i documenti antichi. Qui ci sono sia schizzi degli studiosi sui ritrovamenti, sia dei libri sugli ispettori che hanno condotto sopralluoghi... Non c'è il carteggio amministrativo, quello più amministrativo sta all'Archivio storico capitolino? Si, qui c'è l'archivio più tecnico, diciamo. Comunque per ritornare al discorso, io non mi ricordo quando da Santa Rita è passato a Palazzo delle Esposizioni, al centro ricerche, e poi quando da Palazzo delle Esposizioni è passato al MACRO. Più o meno al Macro quando c'era i lavori in corso, anche prima? No, nel caso dopo. Perché io collaboro con la Quadriennale dal 98, e stavamo a Palazzo delle Esposizioni, dove siamo rimasti fino al 2004, e credo che il centro di documentazione del Palazzo delle Esposizioni già non ci fosse più nel 98. No, c'era qualcosa ai piani inferiori. Si me lo ricordo, però non c'era già più. Noi abbiamo iniziato a lavorare sull'archivio storico della Quadriennale nel 1999 e se ci fosse stato il centro giù lo avrei saputo, insomma. Quindi sarà metà anni 90. Si ma il trasferimento è stato sommario, perciò.. Si infatti una parte era rimasta lì, tant'è che poi alla fine l'abbiamo acquisita noi. Un’altra parte è andata alla casa del Teatro, perché era un fondo teatrale. Già a Palazzo delle Esposizioni la videoteca era imballata, l'abbiamo sballata solo per un breve periodo, io e Marco Fabiano, per visionare alcune cose dopodiché è stata chiusa e non è stata più aperta. Comunque esistendo già un protocollo d'intesa con l'Università la Sapienza a questo punto si può andare a vedere e anche a sballare il materiale video.

Estremi cronologici

dal 01/01/1990 al 01/01/2010

Condizione giuridica

Proprietà mista pubblico/privato

Stato di ordinamento

non ordinato

Criteri di ordinamento

Nessuno

Storia conservativa della consistenza audiovisiva

Sono stati riversati i VHS, non gli U-Matic. In realtà anche la documentazione sarebbe interessante da poter recuperare, non soltanto le opere in sé Il fatto è che con tutti i traslochi fatti io non mi ci sono più messo, tanto ci trasferiscono sempre da un'altra, quindi devo rimballare tutto. Le carte ci sono, ci sarebbe da ritrovarle e ricreare la storia. Anche questa piccola sezione di materiale librario è molto interessante, perché molto specifico, concentrata. Quindi niente di questo materiale, nulla è stato digitalizzato e non c'è stato nemmeno qualcuno che ha chiesto una digitalizzazione, anche in bassa qualità? No, è capitato che qualcuno chiedeva informazioni su un artista e quel punto lo mettevamo in contatto direttamente con l'artista, anche perché spesso erano studenti che lavoravano per la tesi. Quindi diciamo che adesso di fatto non è più corrente, non vengono più aggiunte cose? Solo la scorsa settimana ho chiesto un filmato da Superquark sulle mura di Roma, oppure se alcuni amici mi portano delle cose, altrimenti non vado a chiederlo. No, lo dico perché ho visto anche molti cd e dvd, quindi mi chiedevo quello è materiale sempre aggiunto, non un riversamento. Tranne un paio, che alcuni artisti mi hanno dato la versione digitale di quello avevamo in analogico, in mezzo pollice, sono altri lavori, altri documenti. Quindi qui c'è analogico e digitale, dvd e cd, non avete quindi hard disk o chiavette, il materiale vi viene consegnato prevalentemente su dvd e cd? Si, su dvd o su mezzo pollice. E questa è la lista dei materiali che dovrebbe essere tra il Macro e qui? Questa CRUBD è al Macro, mentre questo qui è la Biasa, la biblioteca archeologia e storia dell'arte, a quel tempo. Sicuramente qualcosa di più ci dovrebbe essere, anche perché questo risale agli anni 90. Di fatto una sorta di ratio c'è stata? Diciamo che qui ci sono più opere e qui più documentazione. Diciamo che qui c'è più la parte storica dell'arte contemporanea, mentre lì c'è la parte più contemporanea e i documenti sui monumenti della sovrintendenza. Ed è questa poi la lista? Ci sono poi delle schede in excel, che ho pulito in parte perché altri sono rimasti i codici ISIS. E a quando risalgono questi eventi? A fine anni 90, metà anni 90, più o meno. Quindi immagino che sia da una parte che dall'altra si siano aggiunte un po' di cose, no? Si, si. Più il Centro ricerca e documentazione arti visive, perché è dei primi anni 90 quella lista lì, però non credo abbiamo acquisito molto. Però io mi ricordo che la Gianfranceschi facesse delle cose sulle mostre. Si, la documentazione fatta da loro, però non acquisizioni esterne. Forse qualcosa ha acquisito Marco quando realizzava dei video su artisti viventi e quindi loro gli davano delle loro cose, poi lui faceva un'intervista, però di acquisizioni da emittenti televisive o da istituzione, non credo.. Diciamo era una produzione interna. Tra l'altro Fabiano viene da Palazzo delle esposizioni dove ha fatto documentazione di mostre lui stesso, no? Si, alcune cose si. Che furono anche finanziate, non poco, all'epoca, c'era un progetto di finanziamento per fare questa documentazione con un'equipe... Questo non so. Anche perché se ne occupava solo lui. No, no, si immagino. Si mi diceva che in questi casi c'era un'equipe, le braccia, insomma tutto un apparato tecnico un po' più strutturato rispetto a quello usato al tempo, in ogni caso lui ce le ha, fanno parte delle documentazioni al Macro. Alcune cose del CRDAV, quando sono arrivato, c'erano una decina di ¾ di pollice che erano il risultato del riversamento di 8mm o 16mm. Quindi il riversamento da film a video, no? Per esempio questo del teatro delle mostre ammesso che esista ancora questo materiale, quasi sicuramente è in pellicola? Lì credo siano ¾ di pollice. Si, si però l'originale dovrebbe essere stato girato in pellicola e poi riversato su ¾ , che è una cosa che si fa anche all'Istituto nazionale della grafica, dove ci sono tantissimi materiale in ¾ di pollice, che sono riversamenti da pellicola. Questa diciamo era la pratica adottata a fine anni 90, però oggi bisognerebbe riprendere la pellicola, perché la definizione della ¾ è totalmente diversa. Ci siamo resi conto, ad Udine, che la maggior parte degli archivi hanno questo materiale, ma che non è accessibile eccetera, e tra l'altro sono su materiali su quali o si agisce ora o non si agisce più. Il problema è che non esiste un protocollo, in Italia non è stato creato a livello ministeriale uno standard, una normativa. Hanno provato con i siti web, non ci sono riusciti. Hanno provato a dare una normativa a come si dovessero realizzare i siti web istituzionali, insomma, come questo qui "Il manuale della buona pratica per la digitalizzazione del patrimonio culturale". Quindi il nostro progetto parte da questo tentativo di creare una rete di istituzioni che hanno circa gli stessi problemi e cercare di risolverli una volta per tutte, o dare delle direttive, delle pratiche, che consenta a tutti di gestire queste risorse e di renderle anche accessibili. Da qui ai prossimi anni si stanno attivando questi gruppi regionali, e la prima fase consiste in dei sopralluoghi per capire qual è la situazione attuale. È, comunque, un modo per dare anche una mano alle istituzioni, perché il video è un materiale sicuramente complesso da trattare, per non parlare poi di tutte quelle che sono le questioni giuridiche che girano intorno al video, e che rendono inaccessibili questi materiali. Per quello che riguarda la Rai, Rai teche mi fece un richiamo perché sosteneva che noi non avessimo i diritti, allora io tirai fuori una serie di lettere che mi autorizzavano ad usarli negli spazi della sovrintendenza. Dopodiché avevamo iniziato a parlare di mettere a disposizione alcuni video del pubblico, in rete che riguardava, però, a quel tempo solo i monumenti. In questa occasione sorsero dei problemi con le realizzazioni di Quark, Superquark, Ulisse, perché loro, all'interno del girato, mettono degli spezzoni di filmati. Allora dovevo prendere il girato smontarlo, mettere, che ne so, del bianco quando c'erano i filmati e lasciare solo la voce. Poi, in realtà, avevo un elenco dove c'erano scritti i video che potevamo usare, quelli che potevamo usare solo in parte, e quelli che assolutamente non si potevamo usare. Ma almeno una consapevolezza di questo tipo, perché sennò c'è il rischio che si chiuda la collezione per una questione di diritti, documenti, eccetera. Si chiude e non si lascia più l'accesso. No, ma per quello che riguarda il Macro, vale la stessa cosa, perché per tutto il materiale Rai è coperto dalla stessa situazione. Ma non tanto per il materiale Rai, ma più che altro per quanto riguarda il tutto quel materiale di artisti che uno recupera durante le mostre o con i quali entra in contatto.. Ma non credo ce ne siano, a parte quella decina che è stata riversata da analogico, dopo di ché c'è molto di arte contemporanea dalla Rai. Perché di artisti allo specchio ce ne sarà una serie di video.

Consistenza generica

501-1000 elementi

Consistenza analitica
Opere 43
18
U-Matic
20
VHS
5
File nativo digitale
Documentazione 517
1
35mm
1
16mm
160
U-Matic
240
VHS
15
File nativo digitale
100
Audiocassetta
Modalità di accesso alla consistenza audiovisiva

non accessibile

Criteri catalografici

La schedatura informatizzata è stata utilizzata sin dall'inizio ma con diversi standard. Prima DB3, poi Isis e poi infine Access. Gli standard usati non sono stati ministeriali ma regionali/comunali/unesco

Strumenti di ricerca

Elenco di consistenza, Inventario, Schedatura informatizzata, Schedatura cartacea

Percentuale della consistenza audiovisiva analogica digitalizzata

4.81%

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