Bianco-Valente (Giovanna Bianco e Pino Valente) iniziano il loro progetto artistico nel 1994 indagando dal punto di vista scientifico e filosofico la dualità corpo-mente. Ciò ha comportato approfondimenti sull'evoluzione biologica e le interazioni fra le diverse specie viventi. A questi studi è seguita una evoluzione progettuale che mira a rendere visibili i nessi interpersonali. Esempi sono le installazioni che hanno interessato vari edifici storici, a cui hanno fatto seguito molti altri lavori incentrati sulla relazione fra persone, eventi e luoghi. Sin dai loro esordi Bianco-Valente hanno partecipato a numerose mostre personali e collettive, in Italia e all’estero, ed eseguito interventi installativi per importanti istituzioni museali e spazi pubblici, come Museo MAXXI (Roma), MACBA (Barcellona), Museo Madre (Napoli), Fabbrica 798 (Pechino), Palazzo Strozzi (Firenze), Triennale di Milano, Urban Planning Exhibition Center (Shanghai), Museo Reina Sofia (Madrid), Palazzo delle Esposizioni (Roma), Museo Pecci (Prato), Kunsthaus di Amburgo, NCCA – National Centre for Contemporary Arts (Mosca), MSU-Muzej Suvremene Umjetnosti, Zagabria (Croazia). Hanno partecipato alla Bienal del Fin del Mundo 2015, Mar Del Plata, (Argentina) e alla 2nd Xinjiang International Art Biennale, Urumqi, Xinjiang (China). Hanno realizzato progetti site specific anche in Libano (Becharre), in Marocco (Marrakech), New York (ISP 2014 Whitney Museum a The Kitchen), Rio de Janeiro (Casa Italia - Rio 2016).
Natura giuridica
Privata
Tipologia
Artista
Contatti
Bibliografia sintentica
Bianco-Valente e P. Campanella, A Cielo Aperto, «Pratiche di collaborazione nell'arte contemporanea a Latronico», Postmedia Books, 2016
P. Gaglianò, «Memento, L'ossessione del visibile», Postmedia books, 2016
C. Sinigaglia, «Bianco-Valente : il libro delle parole», Postmedia, 2015
Fondi in cui è presente Bianco-Valente
Bianco-Valente (soggetto conservatore)Archivio Bianco-Valente (fondo)